Ostuni, 21 maggio 2025
Credito cooperativo: il futuro si costruisce con mutualismo, welfare e giovani. A Ostuni l’assemblea annuale della Federazione delle BCC di Puglia e Basilicata
Nella sala conferenze della BCC di Ostuni si è svolta, lo scorso 21 maggio, l’assemblea annuale della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata. Un momento partecipato, che ha visto la presenza di numerosi rappresentanti del mondo cooperativo, esponenti di enti del terzo settore, fondazioni, mutue, giovani soci e protagonisti dell’economia locale.
L’assemblea ha confermato ancora una volta quanto il credito cooperativo sia oggi molto più di un sistema bancario. Il titolo della sessione pubblica, “welfare sociale: responsabilità condivisa, valore diffuso”, ha sintetizzato con efficacia l’anima di questo mondo: una rete che cresce non solo nei numeri, ma soprattutto nella qualità dell’impegno sociale, nella prossimità ai territori, nella capacità di rispondere ai bisogni concreti delle persone e delle imprese.
Uno dei temi centrali emersi durante i lavori è stato quello del welfare mutualistico, inteso come strumento essenziale per migliorare il benessere dei soci e delle comunità. È stato presentato, a questo proposito, un approfondimento curato da Vincenzo Fiorentino che ha messo in luce il ruolo crescente delle mutue supportate dalle BCC. Come rappresentato da Giuseppe Martellotta (Communitas ETS) e Patrizia Vinci (Dott. Consoli ETS) attraverso le concrete attività delle mutue, queste realtà rappresentano una risposta concreta e solidale alle esigenze in ambito sanitario, ma anche in altri ambiti della vita quotidiana, soprattutto nei territori dove l’accesso ai servizi è più difficile. Le mutue, sostenute finanziariamente e logisticamente dalle banche di credito cooperativo, incarnano alla perfezione la missione mutualistica che anima il sistema.
Il presidente della BCC di Ostuni, Francesco Zaccaria, ha ricordato quanto sia importante, per una banca del territorio, mettere a disposizione delle persone spazi di incontro, dialogo e progettazione comune. Anche in questo, le BCC si dimostrano attori sociali, ben oltre la funzione economica.
Grande attenzione è stata dedicata anche al welfare aziendale, un’opportunità ancora poco sfruttata, ma dal grande potenziale. Nicola Piccinelli, presidente di Creawelfare, ha spiegato come questa forma di welfare possa rappresentare un importante sostegno per le imprese – soprattutto le micro e piccole – che da sole non riescono a strutturare offerte di servizi per i propri dipendenti. Grazie all’intervento delle BCC, queste aziende potranno accedere a un sistema di benefit defiscalizzati, migliorando il benessere dei lavoratori, aumentando la produttività e fidelizzando i talenti.
Per rendere tutto questo concreto e accessibile, si propone la nascita, presso le singole banche, di veri e propri “Welfare Office”, piccoli presìdi territoriali in grado di accompagnare le imprese clienti nella costruzione di piani di welfare efficaci e su misura. La Federazione e Creawelfare sono pronte a fornire strumenti e consulenza per favorire la nascita e il funzionamento di questi uffici.
Uno dei passaggi più carichi di prospettiva è stato quello dedicato ai giovani soci. A prendere la parola è stata Maria Alessia De Bonis, che ha portato la voce e la visione delle nuove generazioni all’interno del credito cooperativo. Il suo intervento ha sottolineato come i giovani non siano soltanto un pubblico da coinvolgere, ma una vera risorsa strategica, portatori di energia, idee e sensibilità nuove, che possono e devono contribuire attivamente alla crescita del movimento.
A inquadrare l’evoluzione generale del credito cooperativo è intervenuto Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse. Il suo intervento ha offerto una panoramica puntuale sullo stato del sistema, con dati che fanno ben sperare: in un contesto bancario nazionale che vede un progressivo calo del numero degli sportelli, le BCC rappresentano un’eccezione virtuosa, con una leggera ma significativa crescita. In molti piccoli comuni, le BCC sono ormai l’unica presenza bancaria, a conferma del loro impegno nel garantire accesso ai servizi e inclusione finanziaria.
A concludere i lavori è stato Alessandro Azzi, presidente della Fondazione Tertio Millennio, che ha raccontato l’evoluzione della Fondazione verso un modello filantropico attivo su più fronti: dalla microfinanza all’educazione finanziaria, fino alla promozione dell’imprenditorialità cooperativa. Un esempio concreto è il progetto “Finanza Epica”, rivolto agli studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di fornire strumenti e competenze per affrontare consapevolmente le sfide di un mondo sempre più complesso, tanto sul piano economico quanto su quello digitale.
A tirare le fila dell’intera giornata è stato Augusto dell’Erba, presidente della Federazione BCC di Puglia e Basilicata. Le sue parole hanno restituito il quadro di un sistema coeso, reattivo e proiettato nel futuro. Le iniziative emerse durante l’assemblea – dal rafforzamento delle mutue territoriali, alla diffusione dei Welfare Office, fino al coinvolgimento attivo dei giovani – rappresentano per la Federazione un impegno concreto e una direzione chiara.
“Il credito cooperativo – ha affermato dell’Erba – è oggi più che mai chiamato a essere un punto di riferimento non solo economico, ma anche sociale e culturale. È nostra responsabilità continuare a costruire, con coerenza e visione, un modello di banca che mette al centro le persone, i territori e il bene comune”
